È stata distribuita in Italia su Amazon Prime Video, il 22 novembre, la serie tv “Carnival Row” che porta la firma di René Echevarria (“Star Trek: Deep Space Nine“) e Travis Beacham (“Pacific Rim“) e ha per protagonisti Orlando Bloom e Cara Delevingne rispettivamente nei panni di Rycroft “Philo” Philostrate e la fata Vignette Stonemoss. La serie comincia narrando l’invasione degli umani nel regno delle fate e la fuga di Vignette per scappare da morte certa, così come hanno fatto altre creature mitologiche. Nel frattempo nella città di Burgue si stanno verificando una serie di misteriosi omicidi e su cui sta indagando l’ispettore della Gendarmeria Philostrate. La città è nel caos, crescono i malumori e l’odio razziale. L’integrazione con altre creature non sembra fattibile e Vignette, arrivata a Burgue, è costretta a nascondere la sua vera natura. Uno dei pochi che tenta di fare giustizia è Philostrate che tuttavia nasconde molti segreti, uno di questo è la vecchia relazione con la fata Vignette, che ha successivamente deciso di lasciare facendole credere che fosse morto. Ma, senza anticiparvi altro per chi non l’avesse ancora guardato, procediamo con i tre motivi per cui vale la pena guardare “Carnival Row”…
1) ORLANDO BLOOM E CARA DELEVINGNE
Un buon motivo per guardare “Carnival Row” è senza dubbio la presenza di Bloom e Delevingne. Mentre l’attore è convincente nel ruolo di ispettore in cerca di giustizia, ancora più sorprendente è la Delevingne in versione fata combattiva. La loro alchimia e la relazione/non relazione saranno un mix esplosivo che appassionerà gli spettatori e che ha già spinto Amazon a rinnovare la serie per una seconda stagione.
2) MIX DI GENERI E TEMATICHE
Altro aspetto da non sottovalutare è il mix di generi e tematiche trattate. La serie riesce a mescolare con stile il genere fantasy, crime e noir e affronta tematiche delicate e attuali come immigrazione e imperialismo.
3) MUSICA E AMBIENTAZIONE
Ultimo motivo per cui consigliamo di guardare “Carnival Row” è per l’ambientazione degna di nota e per gli effetti musicali che la caratterizzano. La scenografia è ben curata e contraddistinta da scenari che catapultano lo spettatore all’interno di ambientazioni vittoriane tra creature mitiche e leggendarie.
Di Francesco Sciortino