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Intervista a Katia Greco: “Recitare mi permette di sognare” L'attrice siciliana, apprezzata ne "Il Commissario Montalbano", "Il Cacciatore" e in "Picciridda", si racconta su La voce dello schermo.

Mar 9, 2021

Su La voce dello schermo abbiamo intervistato Katia Greco, talentuosa attrice siciliana che si è fatta conoscere e apprezzare per tantissimi prodotti di successo come “Il giovane Montalbano“, “Il Commissario Montalbano“, “Il Cacciatore” e “Rita Levi-Montalcini“. Fresca di candidatura ai David di Donatello come Migliore attrice non protagonista per la sua interpretazione in “Picciridda”, in attesa di scoprire i nomi della cinquina finale, Katia si è raccontata, confidandoci cosa abbia significato per lei interpretare Rosamaria nel film diretto da Paolo Licata; ci ha parlato dell’esperienza sul set de “Il Cacciatore“, diretta da uno dei più interessanti registi italiani degli ultimi anni, Stefano Lodovichi; e non poteva mancare un ricordo dei giorni passati nella Vigata di Montalbano e una sua considerazione riguardo la conclusione della serie. Questo e altro nella nostra intervista. A voi…

*Foto di Elsa Campini
*Foto di Elsa Campini

Salve Katia. Benvenuta su La voce dello schermo. Partiamo di “Île du pardon” di Ridha Béhi, un film che rispecchia un tipo di cinema differente rispetto a quello italiano. Com’è stato cimentarti in questo film e al fianco di Claudia Cardinale?

Salve a tutti. È stata un’esperienza unica lavorare con Claudia, è un’attrice di grande umiltà che mi ha dato davvero tanto. Poi girare a Djerba, isola bellissima della Tunisia, è stato molto entusiasmante.

Di recente ti abbiamo vista in “Picciridda” e in “Rita Levi-Montalcini”. Cosa ha significato per te far parte di questi due progetti?

Sono dei film in cui ho interpretato dei ruoli emotivamente molto impegnativi che mi hanno permesso di scavare a fondo nel mio bagaglio e posso dire che mi hanno dato molto dal punto di vista personale perché ho esplorato emozioni che mi hanno resa più forte.

“Picciridda” ti ha permesso di essere candidata ai David come attrice non protagonista. Cosa significa per te un simile riconoscimento?

Ne sono troppo felice, quando l’ho saputo ero al settimo cielo! Se riuscissi ad arrivare nella cinquina sarebbe bellissimo ma anche così per me è una grande soddisfazione che mi dà la spinta per continuare a fare sempre meglio.

Tu sei molto legata a “Il Commissario Montalbano” avendo fatto parte sia del “Giovane Montalbano” sia di uno degli ultimi episodi. Com’è stato per te, da siciliana, fa parte di queste due esperienze? Come commenti la chiusura di Montalbano? Sei dispiaciuta che non si faccia “Riccardino”?

Da siciliana è stato per me un grande onore lavorare in un progetto che proviene dalla penna di Camilleri e di grande successo. Si, sono un po’ dispiaciuta non si faccia “Riccardino” ma allo stesso tempo rispetto questa scelta che sicuramente avrà delle valide motivazioni.

Hai recitato anche ne “Il Cacciatore”, con un ruolo non facile. Cosa ti è piaciuto di questa esperienza? Com’è stato essere diretta da Stefano Lodovichi?

Di questa esperienza mi è piaciuto soprattutto interpretare un ruolo un po’ diverso dagli altri recitati fino a quel momento e che mi ha permesso di toccare delle corde un po’ più trasgressive. Stefano è un regista speciale, ha un grande talento e anche una grande pazienza, capace di dirigere gli attori con grande amore. Mi sono sentita totalmente a mio agio lavorare con lui.

Quali sono le altre esperienze a cui sei più legata e perché?

Sono molto legata a “Cruel Peter”, un horror diretto da Christian Bisceglia e Ascanio Malgarini perché è stata una grande sfida per me recitare in inglese da protagonista e lo è stato ancor di più doppiarmi in italiano ma, allo stesso tempo, mi sta dando tante soddisfazioni.

C’è un ruolo che ti piacerebbe interpretare e che non hai ancora fatto?

Mi piacerebbe molto interpretare il ruolo di una cattiva.

Cosa significa per te essere un’attrice siciliana?

Per me essere un attrice significa avere l’opportunità di fare il lavoro che più amo e che mi permette di sognare continuamente, essere siciliana significa essere fortemente legata ad una terra che mi trasmette un’energia potente e tanta determinazione. Essere un’attrice siciliana è un connubio di cui ne vado molto fiera nonostante la difficoltà di lasciare la propria terra per inseguire il proprio sogno.

*Foto di Riccardo Riande
*Foto di Riccardo Riande

Questo portale si chiama “La voce dello schermo”. Cosa significa per te ascoltare la voce dello schermo?

Per me significa andare al cinema e poter godere delle varie storie che vengono raccontate, catapultandosi in realtà sempre diverse.

 

Non perdetevi la fotogallery dedicata a Katia che ripercorre molti momenti significativi della sua carriera!

Di Francesco Sciortino

By lavocedelloschermo

Francesco Sciortino, giornalista pubblicista dal 2014, appassionato di serie tv, cinema e doppiaggio. In passato cofondatore della testata online “Ed è subito serial”.

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