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Intervista a Marco Rinciari: “Presto su Canale 5 con Can Yaman e Francesca Chillemi” L'attore palermitano, presto su Canale 5 nella serie "Viola come il mare", si racconta su "La voce dello schermo".

Gen 18, 2022

“Viola come il mare” è il nuovo progetto firmato Mediaset che vedremo prossimamente su Canale 5 con protagonisti Francesca Chillemi e Can Yaman. Al loro fianco ci sarà anche l’attore palermitano Marco Rinciari, che abbiamo conosciuto in prodotti apprezzatissimi dal pubblico come “L’allieva“, “La mossa del cavallo” ed “Emanuela Loi“. Su La voce dello schermo abbiamo intervistato proprio Marco che ci ha presentato “Viola come il mare”, ci ha raccontato qualche aneddoto con Can Yaman e Francesca Chillemi e ripercorso le tappe fondamentali della propria carriera.

Salve Marco. Benvenuto su “La voce dello schermo”. Presto ti vedremo in “Viola come il mare” al fianco di Can Yaman e Francesca Chillemi. Presentaci un po’ il progetto e il tuo personaggio?

Salve a tutti. “Viola come il mare” è un nuovo progetto Lux che andrà in onda su Canale 5. Racconta la storia di una ragazza che soffre di un disturbo neurologico, la sinestesia, cioè la capacità di associare sensi diversi. Nel caso di Viola, le persone le comunicano dei colori e lei riesce ad associare quei colori a dei sentimenti.  Vorrebbe ritrovare suo padre. Il mio personaggio si chiama Nicola ed è un ragazzo di borgata con qualche precedente penale, fa il meccanico, frequenta gente poco raccomandabile ma fondamentalmente è un buono.

Com’è stato lavorare con Can e Francesca?

Lavorare con Can e Francesca direi che è stato molto divertente, sono entrambi simpaticissimi e non perdono occasione per sorridere e far sorridere, sul set si respirava perennemente un’aria di allegria.

Ci sono degli aneddoti divertenti o interessanti che vorresti condividere con i nostri lettori?

Can è un attore molto famoso ed apprezzato ma non mi sarei mai immaginato di vedere a Palermo tutta quella folla di gente appostata ovunque, a qualsiasi ora e di qualsiasi età in attesa anche solo di incrociarlo.
Mi faceva molto sorridere vedere la gente che ogni volta che passava un minivan con i vetri oscurati urlava: “È lui! È lui!” e invece, purtroppo per loro, da quel minivan uscivamo noi.

Un altro set di successo di cui hai fatto parte è “L’allieva”. Che ricordi hai di questa esperienza?

“L’allieva” è stata una fiction Rai di enorme successo a cui ho preso parte, ricordo con immenso piacere l’umiltà, la generosità e la professionalità del protagonista, Lino Guanciale, che già avevo avuto il piacere di conoscere in un’altra occasione.

Ci sono tante esperienze, come “La mossa del Cavallo”, “la scorta di Borsellino” e “Rosy Abate” che hanno riguardato la tua Sicilia. Cosa significa “giocare in casa” sul set?

Giocare in casa per me è stato importantissimo, in particolar modo lo è stato sul set di “Emanuela Loi – la scorta di Borsellino”. Abbiamo girato il film a Palermo, ricordo che ero molto emozionato all’idea di dover interpretare un poliziotto degli anni ’90 in una Sicilia in mano a dei personaggi pericolosi e senza scrupoli. Mi vengono i brividi ancora oggi quando ripenso alle scene girate in via D’amelio e in tribunale. Ringrazio ancora il regista Stefano Mordini per avermi dato questa possibilità.

Che rapporto hai con la tua terra e cosa ha significato per te lasciarla per realizzare il tuo sogno?

Io amo la mia terra, amo la mia città, Palermo, e sono fiero e orgoglioso di essere siciliano. Spesso purtroppo in tv la Sicilia viene raccontata solo per i suoi lati negativi, che per carità, sono consapevole e ammetto che ne abbia tanti, molte cose non funzionano come dovrebbero, altre non funzionano e basta. Ma la Sicilia è anche storia, cultura, calore umano, accoglienza, paesaggi, profumi, odori, sapori e potrei continuare all’infinito. Io non vivo più in Sicilia e lasciare qualcosa che ami non è mai facile ma l’ho fatto per realizzare il mio sogno e quindi sono contento. Per fortuna ho tutta la mia famiglia giù e quindi riesco a tornare spesso.

Hai degli attori che segui e a cui ti ispiri?

Sicuramente non possono che essere fonte d’ispirazione attori del calibro di AI Pacino, Leonardo di Caprio, De Niro, attori unici direi. Del nostro cinema italiano mi piacerebbe poter collaborare un giorno con Elio Germano, che è uno dei miei attori preferiti.

Hai altri progetti di cui farai parte prossimamente e che vuoi presentarci?

Attualmente ho ripreso a lavorare su un progetto che ho iniziato parecchio tempo fa e che per svariati motivi avevo accantonato, ma non posso dirvi nulla perchè sono molto scaramantico, spero di potervelo raccontare presto. Vi svelo molto volentieri, invece, il mio progetto di vita più importante: a fine aprile nascerà il mio primo figlio.

Questo portale si chiama “La voce dello schermo”. Cosa significa per te ascoltare la voce dello schermo?

Per me la voce dello schermo deve avere la capacità di trascinarti, deve catturare la tua attenzione e farti immedesimare, deve riuscire a trasferirti l’emozione e a farti vivere ciò che stai ascoltando.

Di Francesco Sciortino

By lavocedelloschermo

Francesco Sciortino, giornalista pubblicista dal 2014, appassionato di serie tv, cinema e doppiaggio. In passato cofondatore della testata online “Ed è subito serial”.

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