È uscito l’1 gennaio del 2020 “Tolo Tolo”, il nuovo film di e con Luca Medici, per tutti Checco Zalone e da quel giorno la pellicola continua a frantumare record su record. In ventiquattro ore soltanto il film ha incassato quasi 8,7 milioni di euro e dopo cinque giorni è arrivato a quasi 30 milioni, puntando a diventare il film italiano più visto di sempre. Il film racconta le vicende di un maldestro imprenditore italiano che, indebitatosi fino al collo in seguito al fallimento del suo ristorante giapponese “Murgia&Sushi”, decide di fuggire in Africa per evitare i problemi fiscali che lo perseguitano. Ma perché “Tolo Tolo” ha incuriosito e convinto così tanto? Scopriamo insieme i motivi che si celano dietro al grande successo di Zalone.
IL TRAILER
La canzone-trailer che presentava il film ha attirato l’attenzione di praticamente tutta Italia, incuriosendo dal più al meno pretenzioso. Zalone ha risposto benissimo a chi si chiedeva come avrebbe potuto affrontare una tematica delicata e attualissima come l’immigrazione in un momento come quello odierno in cui il diktat “prima l’italiano” regna sovrano. Il comico pugliese ha compiuto una grande operazione di marketing con la pubblicazione di “Immigrato” e i grandi risultati lo dimostrano.
RISATE E RIFLESSIONI
“Tolo Tolo” non è soltanto sinonimo di risate. Durante la visione, infatti, probabilmente si ride un po’ meno rispetto ai suoi film precedenti, ma sicuramente si riflette di più. L’immagine di un Zalone razzista e di cattivo gusto viene immediatamente scardinata dopo la visione. Chi lo accusava ha preso una grande cantonata e probabilmente non conosceva lo stile Zalone. Checco è sempre stato così, ne è la prova la canzone “Uomini sessuali” tratta da “Cado dalle nubi”. Nonostante i momenti divertenti, caratterizzati dalla sua solita ironia, il comico pugliese offre notevoli spunti di riflessione. Mostra, infatti, i problemi che affliggono il continente africano tutti i giorni, come le guerriglie e l’estenuante viaggio che i migranti devono affrontare prima di trovare un posto vivibile, il tutto addolcito dalla tenera amicizia tra un bambino di colore e un uomo bianco.
LA SCENEGGIATURA
Il nuovo film di Zalone non è soltanto “il nuovo film di Zalone”. La pellicola presenta infatti una comicità molto più intelligente e profonda rispetto a quella che traspare dal trailer ingannevole. Zalone se la cava bene al suo esordio alla regia e si è circondato da uno staff di tutto rispetto. Il coinvolgimento di Paolo Virzì nella stesura di soggetto e sceneggiatura testimonia la qualità del film, realizzato, come accennato prima, non soltanto per raggiungere la risata ma per lasciare un messaggio e un prodotto di qualità.
TRA DESTRA E SINISTRA
Dopo l’uscita del trailer c’era da una parte chi inneggiava a Zalone come senatore a vita a causa dei contenuti un po’ troppo estremisti e dall’altra chi lo etichettava come razzista e divulgatore di un messaggio politico di destra. La visione del film rischia di scatenare, invece, l’effetto contrario, facendo intravedere in “Tolo Tolo” un messaggio politico di sinistra. Ma dove sta la verità? Ovviamente nel mezzo. Zalone, infatti, non ha realizzato un film con un intento politico, ma mette in risalto un aspetto che spesso trascuriamo: l’umanità. Zalone ha raccolto una carrellata di luoghi comuni e ha realizzato una perfetta panoramica della realtà italiana odierna, dove il buon senso viene spesso meno per motivi futili o superficiali. Luca Medici è il regista che sta fuori di tutto e che offre semplicemente una prospettiva e un punto di vista sull’Italia di oggi.
Di Francesco Sciortino