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Intervista ad Angelica Cacciapaglia: “Emozionante lavorare con Caligari, Sorrentino e Battiato” L'attrice, di recente al cinema con "Dark Matter" di Stefano Odoardi, si racconta su "La voce dello schermo".

Giu 5, 2023

Il 4 maggio è uscito nelle sale “Dark Matter”, thriller psicologico diretto da Stefano Odoardi con protagonisti Alessandro Demcenko, Elisabetta Pellini, Eleonora Giovanardi e Angelica Cacciapaglia. Abbiamo intervistato, per parlare un po’ del film e delle altre esperienze della sua carriera Angelica Cacciapaglia, che in “Dark Matter” interpreta Giulia. Angelica si è raccontata partendo dal film di Odoardi, ripercorrendo le tappe della propria carriera tra cinema in pellicole come “Non essere cattivo”, “Loro” e “Perduto Amor”, e in serie tv come “Bang Bang Baby” e “Blocco 181”, fino a raccontare del proprio legame con la musica, trasmesso dal padre compositore, e consolidatosi con il video di “Dedicato a te” de “Le vibrazioni”, che l’ha resa una vera e propria musa per l’amatissimo gruppo pop rock. A voi.

*Foto e copertina di Marcello Norberth

Salve Angelica, benvenuta su “La voce dello schermo”. In queste settimane ti stiamo vedendo in “Dark Matter”. Raccontaci di questa esperienza e quali corde ti ha permesso di toccare il tuo personaggio?

Salve a tutti, grazie. “Dark Matter” è un thriller psicologico di Stefano Odoardi, una co-produzione Italia/Olanda.
Io interpreto Giulia, l’amica e collega fidata di Franca, interpretata da Eleonora Giovanardi. Insieme a lei lavoro nella sua piccola boutique di moda condividendo una quotidianità fatta di riti e piccoli momenti, fino a quando questa apparente tranquillità quotidiana verrà sconvolta dal rapimento di Thomas, figlio di Franca. In un momento così critico, Giulia riuscirà a rimanere un appoggio sicuro su cui l’amica potrà sempre contare, una presenza discreta e mai invadente, capace di tenere quella giusta distanza che la rende concreta e lucida allo stesso tempo, dandole la forza di seguire anche i momenti più difficili della storia.

Altro film in cui ti vedremo è “Altri comizi d’amore”. Puoi presentarci un po’ il film?

“Altri Comizi d’Amore” di Massimiliano Finazzer Flory è un omaggio a Pier Paolo Pasolini ed ai suoi Comizi d’Amore del 1964, in occasione del centenario della sua nascita. Il film documentario, ripercorrendo il metodo usato dal poeta, è costruito su una serie di interviste che hanno al centro i temi dell’amore oggi. Attraversando l’Italia da nord a sud il regista dà voce a volti più o meno noti, che si aprono ad un’apparente semplice domanda: “che cos’è per te l’amore?”
Sono felice di aver preso parte a questo meraviglioso progetto all’interno del quale ho avuto anche la possibilità di dar voce alla poesia “Marilyn” di Pasolini. Inoltre, con Finazzer Flory ho appena concluso una lettura su “I Promessi Sposi” nel Duomo di Milano.

Hai realizzato anche il cortometraggio “Mano nella mano”. Da dove nasce l’idea di realizzare questo progetto?

“Mano nella Mano” nasce da un mio racconto di qualche anno fa e tratta un tema, quello dei gemelli, che mi ha da sempre affascinato e incuriosito. Da semplice racconto ho poi provato a sviluppare una sceneggiatura, che ho iscritto a un bando del Ministero e con grande sorpresa e felicità sono riuscita ad ottenere un piccolo finanziamento. Il corto ha così potuto prendere forma concreta. Ho inoltre avuto la fortuna di avere una bellissima squadra al mio fianco ed un direttore della fotografia, Blasco Giurato, che è stato una parte importante della storia del cinema italiano ed una persona umanamente unica e speciale.

*Foto di Marcello Norberth

Di recente ti abbiamo vista in due serie come “Blocco 181” e “Bang Bang Baby”, cosa ti ha colpito di questi set?

”Bang Bang Baby” e “Blocco 181” mi hanno dato la possibilità di recitare all’interno del mondo delle serie tv italiane. In generale mi è capitato di lavorare più su film per il cinema che su serie televisive, anche se la serialità per un attore ha vari vantaggi. Innanzitutto, la possibilità di una continuità lavorativa nel tempo e poi la possibilità di approfondire i personaggi grazie a un arco temporale di evoluzione più ampio che ci permette di vivere con loro più esperienze entrando a contatto con livelli sempre più profondi ed intimi di quel carattere.

Tra le altre tue interpretazioni di rilievo ci sono quelle in “Loro” di Sorrentino e quella in “Non essere cattivo”, al fianco di Luca Marinelli e di Alessandro Borghi. Che ricordi hai di queste esperienze? Cosa porti maggiormente nel cuore?

Ogni esperienza, grande o piccola che sia, per me alla fine è sempre molto importante perché amo questo lavoro profondamente. Amo condividerlo con tutti quelli che ne fanno parte ed ognuno è un tassello fondamentale per la buona riuscita del lavoro. Se devo raccontare i primi ricordi che mi vengono alla mente, penso a Claudio Caligari che alla fine di una scena mi dice: “Bella performance!” e le notti sul film “Loro” con gli occhi di Paolo Sorrentino, che tra le luci del set ci osservava ad uno ad uno negli occhi, dando vita al suo processo creativo.

Il tuo nome è anche legato al mondo della musica, hai recitato in “Perduto Amor” di Franco Battiato. Che ricordi hai di lui? Puoi raccontarci qualche aneddoto di questo set?

“Perduto Amor” è stato il mio primissimo set, quindi per me racchiude un momento davvero unico. Giravamo in Sicilia, che in parte è anche la mia terra, ero diretta da un artista come Franco Battiato che per me era davvero una persona mitica e ad aggiungere emozione all’emozione, capitò che quel giorno sul set con me ci fosse anche Francesco De Gregori, un altro dei miei cantanti del cuore.

Tornando alla musica, sei la “Giulia” del video “Dedicato a te” de Le Vibrazioni, una delle tue primissime esperienze. Cosa ha significato per te instaurare questo legame con la musica e recitare in questo video?

La musica è sempre stata parte della mia vita avendo un padre pianista e compositore (Roberto Cacciapaglia ndr.), quindi devo dire che trovarmi su un set di un videoclip e al fianco di una band per me fu, in qualche modo, come essere a casa. Poi con le Vibrazioni ebbi subito grande affinità e nacque una bella amicizia che ancora oggi ci accompagna. Dulcis in fundo, un paio di anni dopo “Dedicato a te”, uscì in mio onore il brano “Angelica”, un’immensa sorpresa e gioia.

*Foto di Cristiano Alfani

Prossimamente ti vedremo in “Good Vibes”. Puoi dirci qualcosa a riguardo?

“Good vibes” di Janet De Nardis è un film ad episodi tra loro collegati da un cellulare. Attraverso questo telefono entreremo nelle storie e nelle vite dei personaggi che ne entreranno in possesso. Il tema centrale del film è l’abuso della tecnologia, un tema molto attuale oggi. Io faccio parte del primo episodio ed interpreto una professoressa di matematica del liceo che si troverà davanti ad un evento di bullismo adolescenziale, con un tragico epilogo.

Questo portale si chiama la voce dello schermo. Cosa significa per te ascoltare la voce dello schermo?

Dar voce allo schermo per me è dar voce all’anima di storie e personaggi, sondando l’essere umano e le sue numerose sfaccettature ma anche avendo la possibilità di godere di un’arte, quella cinematografica, a mio parere totalizzante perché in qualche modo racchiude in sé tutte le altre, musica, scrittura, fotografia, pittura.

 

Di Francesco Sciortino

By lavocedelloschermo

Francesco Sciortino, giornalista pubblicista dal 2014, appassionato di serie tv, cinema e doppiaggio. In passato cofondatore della testata online “Ed è subito serial”.

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