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Lun. Gen 6th, 2025

Intervista ad Anna Manuelli: “Il mio inizio di 2025: da ‘SAS: Rogue Heroes’ con Sofia Boutella e Connor Swindells alla seconda stagione di ‘Blocco 181’” L’attrice si racconta su “La voce dello schermo” parlando del suo entusiasmante inizio di anno tra la seconda stagione della serie firmata BBC e il ritorno su Sky di “Blocco 181”.

Gen 3, 2025
Foto di Wil Coban

Per Anna Manuelli il 2025 inizia subito nel migliore dei modi. L’attrice ha debuttato, infatti, il 1 gennaio sulla BBC nella seconda stagione della serie “SAS: Rogue Heroes” e in primavera riprenderà il ruolo di Isa nei nuovi episodi di “Blocco 181”, che si intitoleranno “Gangs of Milano”. Abbiamo intervistato su “La voce dello schermo” proprio Anna, che ci ha raccontato della straordinaria esperienza su un set internazionale come quello di “SAS: Rogue Heroes” al fianco di attori come Sofia Boutella e Connor Swindells, e ci ha parlato degli aspetti che ama maggiormente di “Blocco 181”, del suo personaggio e di altre curiosità riguardanti la propria carriera: dagli esordi in “Pezzi Unici” fino all’amore per il teatro. A voi…

Foto di Wil Coban

Salve Anna. Benvenuta su “La voce dello schermo”. Partiamo dalla seconda stagione “SAS: Rogue Heroes”. Che esperienza è stata per te?

Salve a tutti, grazie. È stata un’esperienza molto bella. Ho trovato un set fantastico e un gruppo di attori formidabili. È stato importante trovarsi faccia a faccia con attori come Sofia Boutella e Connor Swindells, Dominic West, che rappresentano le vette della recitazione e hanno rappresentato per me un’avventura stupenda. Mi ha riempito il cuore ed è stato inspiegabile.

Interpretare il tuo personaggio che sfida ha rappresentato?

Ho interpretato una partigiana siciliana ed è stato molto entusiasmante sia per il fascino che aveva e sia per il lavoro che ho dovuto fare sull’accento. È un ruolo che mi sta molto a cuore perché interpretando personaggi del genere ci si accorge di quante persone abbiamo dato la propria vita per determinati ideali di giustizia, libertà e bene comune. Sono realtà molto distanti da quelle che riscontriamo oggi ed è stato stimolante affrontare un contesto storico del genere.

Com’è stato affiancare un cast di tale spessore?

Ritrovarsi di fronte ad attori talmente esperti e forti nel loro modo di interpretare ti porta sempre a entusiasmarti nell’osservarli e nel partecipare alle riprese.

C’è stato qualche episodio in particolare che ti ha colpito?

Sicuramente gli effetti speciali sono stati impressionanti. Girare le scene delle esplosioni oppure quelle in cui venivano usati dei lanciafiamme su degli stuntman coperti di gel ignifugo mi ha molto colpito. Ero completamente sconvolta e non mi sarei mai immaginata che gli effetti venissero creati in modo così realistico e questo aiutava anche l’interpretazione.

Che differenze hai notato nell’approcciarti alla serialità internazionale?

Ho avuto la percezione di vedere attorno a me tutto amplificato, dal set gigantesco all’enorme campo base e agli altri luoghi di riprese.

Foto dal set di “SAS: Rogue Heroes” dal profilo dell’attrice.

Presto ti vedremo su SKY nella seconda stagione di “Blocco 181”. Quali opportunità ti ha dato invece questa serie?

Isa è un personaggio che mi è sempre stato molto a cuore e le sono molto affezionata. Possiede una grande fragilità e, nonostante si possa discostare per vari aspetti da me, interpretarla mi fa comprendere quanto siamo tutti simili nelle varie sfide e difficoltà che possiamo avere nella vita nonostante siamo anche profondamente diversi. Mi piace tantissimo il mio lavoro perché mi dà la possibilità di approfondire così tanto altre vite e di farti riflettere un po’ su tutto. Isa ha un conflitto così forte che ti mette davanti grandi domande.

Cosa dobbiamo aspettarci dai nuovi episodi?

Sarà entusiasmante, ricca di colpi di scena e spero ve la godiate.

Tra le altre esperienze della tua carriera, quali sono quelle che ti sono rimasti maggiormente a cuore e perché?

Sicuramente gli anni al centro sperimentale sono stati fondamentali per me. Ero molto giovane e ho vissuto grandi trasformazioni e dal punto di vista lavorativo ho imparato molto. Subito dopo il centro, ho fatto parte di “Pezzi Unici” con Sergio Castellitto ed è stata una grande esperienza. Il mio personaggio era molto complesso, che viveva in una casa famiglia con diverse problematiche come la mitomania e la violenza. Sono stati mesi pienissimi sul set ed è stato un progetto molto importante. Inoltre, ricordo con molto piacere “Atlas” di Niccolò Castelli e con Matilda De Angelis, anche perché sono una grandissima appassionata di montagne ed era ambientato tutto in una location del genere.

Oltre al set, c’è anche il teatro nella tua carriera. Cosa ti ha insegnato il palco?

È la base di tutto, la prima fascinazione per me e ancora oggi non vedo l’ora di poter salire su un palco. Mi sono innamorata di questo mestiere attraverso il teatro, ero giovane ma ha avuto un impatto molto forte su di me. Mi ha dato un grandissimo entusiasmo e quando ho capito che la recitazione fosse la mia passione è stato molto bello. Nel teatro hai sempre la sensazione di un salto nel vuoto ed è un’emozione irripetibile. Ovviamente il set ti fa vivere qualcosa di simile, ad esempio non riesco mai a dormire la notte prima del primo giorno di riprese, ma a teatro non puoi mai fare un secondo ciak ed è il mondo del “qui e ora” e in cui puoi dare tutto in quel momento.

Se fossi una giornalista che domanda faresti ad Anna?

Le chiederei: “Perché vuoi fare questo lavoro?” e risponderei che voglio fare questo lavoro perché credo ci sia un potenziale artistico immenso tra teatro e cinema e attraverso il quale si può trasmettere ciò di più sensato, di valore e di bello che c’è nell’esistenza.

Come ti piacerebbe metterti alla prova in futuro?

Nonostante non mi precluda niente perché mi piacciono le soprese, sicuramente sarei contenta di cimentarmi in qualche progetto d’epoca e ambientato nel 700/800 e mi piacerebbe molto.

Questo portale si intitola “La voce dello schermo”. Cosa significa per te ascoltare la voce dello schermo?

Vedere lo sguardo di qualcuno sulla vita a partire da una sua particolare esperienza e ascoltare la voce dell’arte e lasciarti commuovere.

Di Francesco Sciortino

By lavocedelloschermo

Francesco Sciortino, giornalista pubblicista dal 2014, appassionato di serie tv, cinema e doppiaggio. In passato cofondatore della testata online “Ed è subito serial”.

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