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Intervista a Emanuel Caserio: “Molto legato al personaggio di Salvatore Amato. Che ricordi con Elio Germano e Sabrina Ferilli!” Il protagonista de “Il paradiso delle signore 3” si racconta in esclusiva su “La voce dello schermo”, anticipando alcuni aspetti della soap e ripercorrendo le tappe più significative della sua carriera.

Gen 16, 2019
*Fotografia di Paolo Stucchi

Emanuel Caserio, protagonista della soap di Rai Uno “Il paradiso delle signore 3”, racconta qualche anticipazione che riguardano il personaggio di Salvatore Amato. L’attore ha, inoltre, ripercorso le tappe fondamentali della sua carriera ricordando l’esperienza al fianco di Elio Germano in “In arte Nino” e l’esilarante esperienza da fidanzato di Sabrina Ferilli in “Forever Young”.

Partiamo da “Il paradiso delle signore 3”. Che sviluppi ci saranno nelle prossime puntate che riguardano il tuo personaggio?

Ci sarà un avvicinamento significativo con Elena, nonché fidanzata di mio fratello e di cui Salvatore è perdutamente innamorato e per la quale, da quando è arrivata a Milano, ha perso letteralmente la testa. Ci saranno degli sviluppi legati a questo rapporto che creerà diversi problemi al mio personaggio.

Cosa ami di più di Salvatore Amato?

Di Salvatore mi piace tantissimo il suo essere molto spontaneo, positivo, risolutore e di fronte ad ogni problema trova sempre una soluzione. È un buono. È molto donnaiolo e, per questo motivo, può risultare un po’ superficiale. Ma, quando è innamorato, riesce ad essere anche molto dolce e premuroso verso chi ama. Ha un’intelligenza molto pratica.

Tu sei romano. Com’è stato per te interpretare un personaggio siciliano?

All’inizio avevo molta paura e studiavo dalla mattina alla notte. I fogli sembravano quasi mappe di guerra. Erano segnati con “x” per imparare la cadenza siciliana e da romano non è semplicissimo. Le “c” e le “s” sono diverse e vengono utilizzate di più le vocali aperte rispetto al romano. Superati i primi due mesi, il problema si è ridotto sempre di più fino a diventare tutto più naturale, anche grazie all’aiuto dei colleghi Giulio Corso, che è realmente palermitano, di Antonella Attili e di Neva Leoni. E’ un’immensa fortuna avere colleghi forti accanto. I fogli, finalmente, non sono più oggetti di guerra e rimangono puliti.

Le prime soddisfazioni sono arrivate con la web serie “Roles”. Che ricordi hai di quell’esperienza?

È stata una prova che mi è rimasta nel cuore e che che mi ha permesso di vincere al Roma Fiction Fest il premio di migliore interprete. Era un progetto che partiva da dei ragazzi ed era stato realizzato con tanta passione. Ciò dimostra che spesso le idee vincono su qualsiasi budget. C’era passione, verità e voglia di far credere in qualcosa. È stata una grande soddisfazione.

Un altro lavoro a cui sei molto legato è “In arte Nino”, con Elio Germano. Cosa ti ha insegnato recitare in un progetto del genere?

Il film era una piccola perla di Rai Uno, con la regia di Luca Manfredi, che è stato delizioso e con le musiche di Piovani. È stato davvero indimenticabile e mi ha regalato tanto a livello attoriale anche per quanto riguarda l’affiatamento che dovrebbe esserci tra colleghi. Mi ha colpito tantissimo Elio Germano, che è stato un ottimo compagno di lavoro. Infatti organizzava le prove con gli altri attori e dava suggerimenti. Grazie a questo gruppo di lavoro ho sentito di essere parte di una squadra e come dovrebbe essere fatto un film. Ho capito che il protagonista può essere forte, ma se il gruppo è preparato quanto lui tutto viene realizzato nel migliore dei modi.

Ci sono altre esperienze che vorresti ricordare?

Altro film a cui tengo molto è senz’altro “Forever Young”, con Sabrina Ferilli e in cui interpretavo il suo fidanzato. Per me era il sogno adolescenziale che si realizzava!

Hai qualche altro progetto da presentarci?

Al momento spero di proseguire con “Il Paradiso Delle Signore” e spero venga realizzata un’altra stagione perché il pubblico ci sta ripagando sempre di più e ci sta dando grandi dimostrazioni di affetto.

Che tipo sei fuori dal set?

Sono molto simile a Salvatore Amato, anche se non ho la sua faccia tosta. Sono molto ironico, gentile, educato, determinato, spontaneo, molto solare, è difficile vedermi giù di morale e non mi piace mostrarlo.

C’è un tuo collega che ammiri particolarmente? Chi?

Sicuramente Pierfrancesco Favino perché è versatilissimo. È un grandissimo attore di teatro e cinema, è bravo ed eccelle in tutto ciò che fa. Anche sul palco di Sanremo ha dimostrato la propria bravura. Ha una grandissima preparazione attoriale e un’immensa espressività.

Se dovessi rubare un ruolo di un film o di una serie tv, quale sceglieresti?

Mi intriga tantissimo il personaggio del Professore ne “La casa di Carta”. E’ un personaggio meraviglioso e machiavellico.

Questo portale si chiama la voce dello schermo. Cosa significa per te ascoltare la voce dello schermo?

Ascoltare la voce dello schermo, al giorno d’oggi, sta diventando sempre più importante e più potente. Può suscitare un po’ di paura, per via della sua immensità e del suo grande potere, ma anche molta speranza perché riesce ad arrivare facilmente al cuore della gente ed è proprio questa la sua caratteristica principale.

Di Francesco Sciortino

By lavocedelloschermo

Francesco Sciortino, giornalista pubblicista dal 2014, appassionato di serie tv, cinema e doppiaggio. In passato cofondatore della testata online “Ed è subito serial”.

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