La voce dello schermo ha intervistato l’attrice Francesca Figus, in questi giorni su RaiPlay al fianco di Claudio Gioè in “Passeggeri Notturni” e in autunno nella serie Sky “Petra” di Maria Sole Tognazzi con Paola Cortellesi. L’attrice ha raccontato i suoi giorni di lockdown, gli aspetti che ha amato del personaggio di Zia Agnese nella serie tratta dai racconti di Gianrico Carofiglio, rivelato il suo amore per l’audio-lettura e anticipato qualche dettaglio relativo all’attesissima “Petra”.
Salve Francesca, benvenuta su “La voce dello schermo”. Ti abbiamo vista in “Passeggeri notturni”, tratta dal romanzo di Gianrico Carofiglio. Cosa ti è piaciuto dell’interpretare il tuo personaggio?
Salve a tutti, grazie per quest’intervista. Mi ha colpito sin da subito il progetto di “Passeggeri Notturni”. Quando la produttrice, che già conoscevo, Gloria Giorgianni mi ha proposto il ruolo di Zia Agnese, ero molto felice e lusingata. È tratta dai racconti di Carofiglio e già per quanto riguarda la scrittura è una certezza. Mi sono affezionata al ruolo di Zia Agnese sin dalla prima lettura. Mi ha affascinato la libertà di questa donna nel raccontare ed insegnare l’amore a un bambino di 10 anni, suo nipote Enrico. Ho amato le sue libertà: di leggergli i tarocchi, le poesie e vestirsi di rosa fragola nella campagna pugliese.
Sai se è prevista una seconda stagione?
Non so se ci sarà una seconda stagione. Se si dovesse fare ne sarei felicissima e farò di tutto per esserci!
Al momento, inoltre, un progetto che ti riguarda è l’Audiolibro “L’Avvocato Guerrieri”. Cosa ti affascina del mondo dell’audio-lettura?
È la prima volta che partecipo a un audiolibro ed è un assoluto privilegio per un’attrice. È davvero bellissimo ed impegnativo attuare il lavoro dell’interpretazione solo attraverso la voce. Inoltre, penso sia davvero importante poter tenere compagnia a molte persone che, per diversi motivi, non possono leggere i libri.
Come stai vivendo l’attuale situazione?
Questa situazione, come accaduto a tutti, ha un po’ messo in sospeso la mia vita ordinaria e da questa pausa sono riuscita a trovare un equilibrio che avevo perso a causa del caos della quotidianità e di cui spesso non ci accorgiamo. Sono stata con me, ecco proprio questo, con i miei nipoti che vivono insieme a mio fratello la porta accanto, mi sono dedicata alla lettura, ho vissuto il dolore e la paura per la situazione e ho vissuto con felicità i momenti in cui vedevo le mie amiche via Zoom. Ora però si torna piano piano, con coscienza e rispetto, ad una sorta di normalità.
Pensi che il mondo artistico sia stato un po’ messo da parte in questi giorni?
Sì, assolutamente. Siamo stati dimenticati da molti, da tanti. Ma poi le parole meravigliose del Presidente Mattarella sono state una carezza al cuore. Grazie, grazie, grazie! Spero abbiano risvegliato qualche coscienza.
Presto ti vedremo in “Petra”, serie Sky di Maria Sole Tognazzi con Paola Cortellesi. Cosa puoi dirci a riguardo?
“Petra” è un progetto bellissimo per Sky. Saranno 4 puntate e dovrebbero andare in onda in autunno. Io apparirò soltanto nella quarta puntata. Non posso aggiungere altro perché sono gialli. Dico però che rilavorare con Maria Sole e Paola è stato un bellissimo regalo.
Non è la prima volta che vieni diretta da Maria Sole Tognazzi, cosa ti piace di più del suo modo di lavorare?
Avevo lavorato con Maria Sole nella sua opera prima “Passato Prossimo “. È una donna piena di dolcezza, di umorismo e talento. Lavorare con le donne che amano e stimano le altre donne è un viaggio bellissimo insieme.
Qual è stata la cosa più strana o divertente che ti sia capitata su un set?
La cosa più strana e divertente è stata diventare improvvisamente una donna di 80 anni per un ruolo. Che colpo! (ride ndr.) Ma fa parte della magia del nostro lavoro: con il trucco possiamo proiettarci nel futuro e diventare qualcun altro.
Questo portale si chiama “La voce dello schermo”. Cosa significa per te ascoltare la voce dello schermo?
La voce dello schermo per me è entrare in quella bolla magica e meravigliosa fatta da attori, attrici, registi, scenografi, truccatori, costumisti, insomma, tutti i lavoratori dello spettacolo.
*Foto di Erica Fava
Di Francesco Sciortino