Il 20 dicembre va in onda su Rai 2, e online su RaiPlay, “The Net – Gioco di squadra”, nuova serie prodotta da Cross Productions, diretta da Volfango De Biasi e Lorenzo Sportiello e con cast di spessore come Alberto Paradossi, Beatrice Arnera, Massimo Ghini, Maurizio Mattioli. La serie racconta le vicende che ruotano attorno a una società calcistica fittizia, “Il Toscana”, un tempo gloriosa ma che adesso sta attraversando un momento di difficoltà. La proprietà, i Tessari, devono trovare al più presto un modo per salvarla dalla retrocessione e riportarla ai fasti di un tempo.
Abbiamo intervistato per l’occasione Beatrice Arnera, che nella serie interpreta Miriam, una bella giornalista bordocampista che cerca di ritagliarsi il proprio spazio all’interno del mondo del calcio, un ambiente difficile per una donna che vuole emergere. L’attrice, che stiamo vedendo su Netflix in “Odio il Natale” e che presto vedremo nella seconda stagione di “Buongiorno Mamma” e nel nuovo film con Fabio De Luigi e Virginia Raffaele, ha voluto presentare la serie e il suo personaggio, confidandoci aspetti e retroscena inediti dell’attesissima “The Net”. A voi.
Salve Beatrice. Benvenuta su “La voce dello schermo”. Dal 20 dicembre ti vedremo in The Net. Presentiamo un po’ la serie e il tuo personaggio…
Salve a tutti. Grazie. “The Net” fa parte di un progetto più grande che coinvolge altri Paesi d’Europa, come Germania e Austria. Il nostro capitolo è incentrato sul mondo del calcio e ha per protagonista Alberto Paradossi, uomo straordinario e attore meraviglioso che nella serie interpreta Vincenzo Tessari. Io vesto i panni di Miriam, una giornalista bordocampista che cerca di farsi strada in un mondo un po’ maschilista e che vorrebbe farsi notare per il suo talento e non per il proprio aspetto fisico. Il mio è stato un tentativo di rendere una ragazza non soltanto procace, vistosa, appariscente e molto bella ma anche talentuosa nel proprio lavoro. Oltre ad avere a che fare con registi pazzeschi, come Volfango De Biasi e Lorenzo Sportiello, è stato fantastico avere come partner Alberto che reputo uno dei migliori attori in circolazione. Abbiamo lavorato molto bene assieme, ci siamo divertiti tantissimo ed è rimasto uno dei miei più cari amici.
Riguardo la tua interpretazione cosa ti ha messo maggiormente alla prova di Miriam?
È un personaggio scritto molto bene e in maniera chiara. Rappresenta la sfida di una donna all’interno di un ambiente non facile per lei, è stato importante vestire i suoi panni, perché ha come priorità difendere il proprio talento e il proprio lavoro e se le vengono rivolti soltanto apprezzamenti sul fisico è costretta a difendersi.
Che rapporto hai con il mondo del calcio?
Sono la persona più lontana dal calcio che ci possa essere. Sono arrivata sul set con le nozioni di base e mi sono dovuta informare tanto soprattutto su aspetti più specifici. Non è uno sport che ha mai fatto breccia nel mio cuore, seguo i mondiali ma non faccio le corse per guardare le partite di campionato.
C’è qualche aneddoto dal set che vorresti condividere con i nostri lettori?
Durante le riprese stavo girando un’altra serie contemporaneamente e spesso capitava che girassi di giorno sull’altro set e di notte su “The Net”. Dormivo 2/3 ore a notte e nelle pause mi addormentavo ovunque. Paradossi ha un album di foto incresciose che mi ritrae mentre dormo in qualsiasi posizione, modo e luogo.
In questo periodo ti stiamo vedendo anche su Netflix in “Odio il Natale”. Cosa hai amato di questa esperienza e di Titti?
Anche Titti, come Miriam, è un personaggio molto distante da me. Sono più da scarpe infortunistiche e pantaloni comodi, mentre Titti indossa tacchi da 15cm. Non era comodo per me interpretarla. È sempre divertente e stimolante interpretare personaggi lontani dal proprio modo di essere. È stato bello entrare proprio nei vestiti di Titti e recitare accanto a Pilar Fogliati, che è per me una sorella. È stato come andare in viaggio d’istruzione al liceo. È stato straordinario recitare in una serie Netflix, scritta benissimo, al fianco di una delle mie più care amiche e girata in un posto pazzesco come Chioggia.
Hai parlato di distanza tra il tuo modo di essere e il personaggio interpretato. Quali sono i ruoli che ti entusiasmano e che magari vorresti interpretare in futuro?
Tutto ciò che mi mette in difficoltà, anche per il mio modo di essere, mi stimola tantissimo dal punto di vista lavorativo. Mi piace dover trovare la soluzione al “problema” che per me è presente quando il personaggio non viene interpretato con veridicità. Non mi piace molto accorgermi che un personaggio non è reale ma il mio primario obbiettivo quando mi approccio a un’interpretazione è sempre di cercare di non recitarli mai e di fare credere che in realtà sia una persona reale. Cerco spesso una camminata specificamente per loro, un modo di muovere le mani, di parlare. È divertente quando mi trovo in difficoltà e mi sento felice.
Dove ti vedremo prossimamente oltre a “The Net”?
A breve mi vedrete nella seconda stagione di “Buongiorno mamma” e il primo gennaio in “Tre di troppo”, film con Fabio De Luigi e Virginia Raffaele.
Questo portale si intitola “La voce dello schermo”. Cosa significa per te ascoltare la voce dello schermo?
Come prima suggestione mi viene in mente Walter Chiari perché da piccola mia mamma e mio nonno amavano rivedere videocassette sue e di Corrado. Erano estimatori di quella televisione. A quei tempi qualsiasi cosa stessi facendo, appena sentivo la voce di Walter Chiari mi fiondavo davanti la televisione.
Di Francesco Sciortino