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Intervista a Maria Vera Ratti, la Enrica del Commissario Ricciardi L'attrice, che presto vedremo anche ne “I Bastardi di Pizzo Falcone 3” e “Maradona: Sueño Bendito”, si racconta su "La voce dello schermo".

Feb 11, 2021

Maria Vera Ratti è una delle piacevoli sorprese de “Il Commissario Ricciardi”, serie attualmente in onda su Rai1 che vede protagonista Lino Guanciale nei panni del commissario Luigi Alfredo Ricciardi.
Su “La voce dello schermo” abbiamo intervistato Maria Vera, che ci ha raccontato di cosa abbia significato per lei interpretare Enrica, la tenera ragazza della finestra di fronte in continua attesa del commissario. L’attrice, inoltre, ci ha dato qualche piccola anticipazione riguardo due nuovi progetti in cui è coinvolta, “I Bastardi di Pizzo Falcone 3” e “Maradona: Sueño Bendito” e ha infine raccontato del suo debutto cinematografico in “Miss Marx” di Susanna Nicchiarelli. Questo e altro nella nostra chiacchierata con Maria Vera Ratti…

*Foto di Francesco Ormando

Salve Enrica. Benvenuta su “La voce dello schermo”. Ti stiamo vedendo ne “Il commissario Ricciardi”. Cosa ti è piaciuto del personaggio di Enrica?

Salve a tutti. Di Enrica mi è piaciuto tanto il suo carattere riflessivo, il suo modo di essere estremamente profonda e che si lascia trasportare completamente dalla vita, perché è molto giovane e non ha fatto tante esperienze, probabilmente a causa della classe sociale da cui proviene e che la fa vivere in un ambiente molto protetto. È la classica donna domestica degli anni ’30 che ha messo il naso fuori di casa pochissime volte. Quando si confronta con la vita vive tutto con grandissima enfasi. Tutto per lei rappresenta una novità.

Enrica è una donna sempre in attesa. Ti sei mai sentita come lei in qualche circostanza?

Assolutamente sì, nonostante caratterialmente siamo molto diverse, ci sono molti punti in comune e in certi momenti della mia vita sono stata, un po’ come lei, in attesa di qualcosa.

Hai qualche aneddoto dal set che vorresti condividere con i nostri lettori?

Una volta ci fu un fortissimo temporale a Taranto, che ha causato anche un blackout. Lino (Guanciale ndr.) e il resto della troupe si trovavano a casa Ricciardi. Io ero invece nell’abitazione di fronte con Susy Del Giudice, Massimo De Matteo e gli altri interpreti della famiglia. Stavamo girando la scena della cena, che abbiamo visto nella puntata di lunedì, e abbiamo cominciato a raccontarci storie di fantasmi tutta la sera. Ho avuto molta paura ma ci siamo fatti anche un sacco di risate.

“Miss Marx” ha segnato il tuo battesimo sul grande schermo. Come hai vissuto il tuo esordio cinematografico?

Nonostante sia stato un ruolo piccolissimo, è stata un’esperienza importantissima per me. È stato un piacere veder lavorare la regista Susanna Nicchiarelli e gli altri interpreti. Veder tutte quelle persone funzionare all’interno di quell’organismo è stata un’esperienza che mi ha entusiasmato tantissimo e ringrazio la regista per avermi scelto perché la porto veramente nel cuore.

Cosa ti sta mancando, visto il periodo, del cinema?

Mi manca tutto del cinema, sento tantissimo la mancanza della sala e non amo vedere film sul computer. Quando un giorno avrò una casa mia mi piacerebbe comprarmi un proiettore. Vivo il non poter andare al cinema con insofferenza e la chiusura di cinema e teatri è forse per me una delle cose più difficili da accettare.

Facciamo un gioco: se potessi “rubare” un ruolo a una tua collega, quale sceglieresti?

Tantissimi ruoli che adoro sono interpretati da attrici straordinarie per cui se dovessi rubarglielo forse farei del male al film (ride ndr.)! Tuttavia se proprio devo scegliere direi a Kaitlyn Dever di “Unbelievable”. Ha più o meno la mia età e sarebbe bellissimo poter interpretare un ruolo del genere.


Quale altro tipo di ruolo di piacerebbe interpretare?

Amo tantissimo leggere e in questo momento particolare sto un po’ in fissa con l’America Centrale e meridionale. Sto leggendo un libro ambientato nel Kansas ed è una storia vera che parla di una ragazza cresciuta in una sorta di setta evangelica, riesce ad evadere e racconta la sua storia con una grande profondità. Interpretare un ruolo del genere mi piacerebbe tantissimo perché amo vedere come gli esseri umani reagiscono al mondo esterno e perché cresciuti in un determinato ambiente fanno determinate scelte e altre, invece, quando si trovano in altri contesti. Mi piace analizzare come inciampano nel mondo e nelle sue regole, che colpiscono ogni persona in maniera differente.

Altri due lavori in cui ti vedremo prossimamente saranno “Maradona: Sueño Bendito” e “I bastardi di pizzo falcone”. Che anticipazioni puoi darci a riguardo?

In “Maradona- Sueño Bendito” avrò un piccolo ruolo e ci sarà anche una scena particolare che mi auguro che i miei genitori non vedano. Tuttavia, è stata una bellissima esperienza, il regista è stato bravissimo, mi ha messo a mio agio e ci siamo divertiti tantissimo. Io, gli altri membri del cast e il resto della troupe abbiamo legato molto e siamo usciti spesso tutti assieme.
Riguardo “I bastardi di Pizzo Falcone” interpreto una nuova “bastarda”. Lo vedrete a breve, quindi non vi anticipo tanto.

Questo portale si chiama “La voce dello schermo”. Cosa significa per te ascoltare la voce dello schermo?

Lo schermo è un tramite tra il testo e ciò che facciamo noi. È molto importante dare vita a un testo scritto, la cui interpretazione è sempre molto soggettiva. Quando vediamo, invece, che un testo prende vita sullo schermo, in carne ed ossa, in qualche modo ti costringe a schierarti. Lo schermo ti entra dentro, tocca ogni essere umano e la sua voce consente di arrivare a tutti.

 

Di Francesco Sciortino

By lavocedelloschermo

Francesco Sciortino, giornalista pubblicista dal 2014, appassionato di serie tv, cinema e doppiaggio. In passato cofondatore della testata online “Ed è subito serial”.

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